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Filtro antiparticolato: cos’è, pulizia e costi manutenzione

Se ne parla spesso ma, in fondo, non tutti ne sono perfettamente a conoscenza. Che cos’è il filtro antiparticolato? Come funziona? Quali sono i benefici che può apportare? Cerchiamo di saperne di più.

Cos’è il filtro antiparticolato

Il filtro antiparticolato (DPF, FAP) è un dispositivo che serve a trattare i gas di scarico delle auto, presente di default in tutti i veicoli diesel Euro 4 o successivi. Come suggerisce il suo nome, l’obiettivo del filtro particolato è quello di ridurre le emissioni di particolato, ovvero l’insieme dei residui che derivano dalla combustione del gasolio (PM10).

Come funziona il filtro antiparticolato

Il filtro antiparticolato è un filtro metallico installato a valle dei collettori di scarico in ogni motore di nuova generazione. All’interno del filtro è presente un elemento in carburo di silicio dotato di canali e celle alveolari, che hanno come obiettivo quello di trattenere il particolato. Anche se il meccanismo può variare lievemente da modello a modello, la maggior parte dei filtri antiparticolato usa uno speciale additivo a base di cerina, che favorisce l’aggregazione del PM10 in agglomerati più grandi e, dunque, più facilmente filtrabili.

Come viene pulito il filtro antiparticolato

Considerata la sua funzione particolarmente “stressante”, il filtro antiparticolato è portato a sporcarsi e saturarsi in maniera molto frequente, soprattutto se l’auto viene usata in percorsi prevalentemente urbani e tragitti brevi, nei quali non riuscirà a raggiungere la temperatura necessaria per una auto-rigenerazione che ne prolunga l’efficacia nel tempo.

Soprattutto in questi casi il filtro antiparticolato può intasarsi, con conseguenti perdite di potenza e l’eventuale accensione di una spia di segnalazione o di avaria sul cruscotto. Per poter prevenire l’intasamento e la rottura del filtro, meglio rispettare gli intervalli di manutenzione previsti dal costruttore.

Quanto costa pulire il filtro antiparticolato

Uno dei motivi per cui la pulizia o la sostituzione del filtro antiparticolato viene trascurata e “dimenticata” più o meno volontariamente, è legata al costo delle sue attività di “manutenzione”. Sebbene le spese dipendano dalla tipologia del filtro e dalle necessità di ricaricare il serbatoio con una sostanza additiva, il costo della pulizia del filtro è di qualche centinaio di euro comprensivo della ricarica, da effettuarsi presso officina autorizzata.

Per risparmiare is può procedere con una pulizia fai-da-te, più complessa e meno accurata, ma sicuramente più economica. E’ sufficiente reperire uno dei kit a disposizione sul mercato, dal costo di qualche decina di euro. Inoltre ci sono procedure da seguire per evitare l’intasamento del filtro antiparticolato.

I problemi di onerosità crescono notevolmente nel caso in cui si renda necessario procedere con la sostituzione del filtro antiparticolato, un elemento del veicolo che ha un costo dipendente dalla tipologia, ma raramente in grado discendere sotto i 500 – 1.000 euro!

E’ anche per questo motivo che è bene sempre e comunque rispettare il piano di manutenzione programmata, evitando di sottovalutare la necessità di procedere alla sua periodica revisione, e riducendo così il rischio di andare incontro a improvvise sostituzioni che potrebbero far lievitare – e non di poco – il budget che anno dopo anno avete stanziato per le attività di riparazione e intervento sull’auto.