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Colonnine per auto elettriche: crescono ma sono distribuite male

Il settore automobilistico legato alle vetture elettriche è in continua espansione, infatti, la stragrande maggioranza delle case produttrici di automobili possiede, all’interno del proprio listino, almeno una quattro ruote elettrica.

Inoltre, alcune aziende, si stanno muovendo sempre di più verso una produzione dell’intero catalogo con auto a zero emissioni. Basti pensare a Tesla o a Smart, che producono solamente modelli elettrici. Questa scelta è in parte dovuta alle normative antinquinamento sempre più stringenti (vedi le novità dal 2006), che lasciano sempre meno spazio di manovra ai costruttori per quanto riguarda le emissioni prodotte dai tradizionali motori endotermici. Il tutto senza considerare l’importanza dell’aria che respiriamo ogni giorno, la quale necessità di una drastica riduzione di gas serra, compresi quelli prodotti dalle automobili.

A tal proposito, sul territorio italiano sono sempre più presenti le colonnine dedicate alla ricarica delle suddette vetture, tant’è che l’intenzione è quella di andare ad abolire tutte le alimentazioni classiche che sfruttano la combustione di combustibili fossili derivati dal petrolio o dal gas naturale e, proprio per questo motivo, è di fondamentale importanza comprendere il funzionamento della ricarica di questi mezzi di trasporto e le relative colonnine.

Che cosa sono le colonnine elettriche di ricarica

Le colonnine di ricarica per auto elettriche sono sostanzialmente dei semplici distributori di energia attraverso i quali è possibile ricaricare le auto equipaggiate di motore a zero emissioni. A tal proposito, è importante sottolineare come ad oggi esistano numerosi produttori delle suddette colonnine e altrettanti gestori, motivo per cui ogni impianto potrà essere caratterizzato da una forma propria e differenze estetiche se paragonato a modelli diversi.

Alcune di queste possono essere montare a ridosso di una parete, su di un palo o essere addirittura portatili, sempre a parità di funzione. Inoltre, attraverso nuovi test condotti anche in Italia, sono allo studio ulteriori soluzioni di ricarica wireless sulle quali è sufficiente parcheggiare la propria vettura per andare a fare il pieno di energia elettrica.

La ricarica delle vetture elettriche: come avviene

Il processo utile all’accumulo di energia in una macchina elettrica è sostanzialmente molto semplice. Infatti, sarà sufficiente un apposito caricatore che si occuperà di tale funzione, regolando l’afflusso di corrente e interrompendo l’erogazione a carica completa o nel caso in cui si presenti un malfunzionamento a carico dell’accumulatore. Chiaramente, prima dell’effettivo collegamento, sarà necessario verificare che l’automobile sia pienamente compatibile con la stazione di ricarica poiché, diversamente, non sarà possibile fare il pieno.

Colonnine di ricarica: modelli e tipologie principali

Fondamentalmente esistono due categorie di colonnine per la ricarica delle autovetture:

  • dedicate al settore privato: allacciate alla rete locale e pronte all’uso immediatamente dopo l’installazione da parte di un tecnico specializzato. Possono essere installate nei locali pubblici, tra cui i negozi, i ristoranti, i parcheggi aziendali, i centri commerciali, gli hotel o addirittura le   abitazioni private;
  • rivolte all’utilizzo pubblico: installate direttamente dai fornitori di energia e dai gestori di rete sulle principali strade pubbliche, nei parcheggi delle stazioni ferroviarie e degli scali aeroportuali.

Dove si trovano le stazioni di ricarica per le vetture a zero emissioni?

Le colonnine di ricarica per auto elettriche sono situate sull’intero territorio italiano nei punti più strategici, al fine di ottimizzare la copertura offerta dalle suddette stazioni. Tuttavia, se si programmano viaggi lunghi o percorsi fuori dall’ordinario, è caldamente consigliato informarsi preventivamente sulla posizione delle colonnine. In questo modo è possibile scongiurare l’arresto del veicolo a causa di un livello di ricarica troppo ridotto.

A tal proposito, sono numerosi i siti web, tra cui https://www.bec.energy/rete-di-ricarica/, e le applicazioni per smartphone dedicati alla verifica relativa alla posizione dei punti di rifornimento per macchine a batteria.

La problematica legata alla scarsità di colonnine in Italia

Al giorno d’oggi, i punti di ricarica in Italia sono ancora pochi e, fattore ancor più importante, sono maldistribuiti in relazione al territorio del nostro Paese. La distribuzione non è solamente da vedersi in rapporto verticale da Nord e Sud, bensì in maniera orizzontale. Infatti, la maggior parte delle colonnine è stata localizzata nei grandi centri e nelle loro periferie, centri più piccoli o lontani dalle grandi città hanno invece poche colonnine e sparse.

Ciò rappresenta un freno all’espansione di queste vetture innovative, soprattutto per la reticenza degli automobilisti legata alle tratte lunghe da percorrere e per le quali è fondamentale la certezza di un servizio di ricarica. Infatti, la questione autonomia chilometrica è senza dubbio il principale punto debole delle automobili elettriche, motivo per cui le case costruttrici stanno continuamente sviluppando soluzioni utili all’implemento delle infrastrutture di ricarica.

In conclusione è possibile affermare che, nonostante il processo di ricarica di una vettura elettrica sia assolutamente semplice e intuitivo come collegare alla corrente un qualsiasi altro dispositivo, quando si parla di automobili, tale tecnologia è ancora vista con diffidenza dagli automobilisti proprio a causa dell’ancora poco diffusa infrastruttura dedicata al rifornimento di energia. Ciò si nota soprattutto nel momento in cui si rende necessario affrontare un viaggio in autostrada, ovvero il principale punto sfavorevole delle auto sprovviste di motore termico e alimentate al 100% da una batteria per la quale è fondamentale avere a disposizione una colonnina al presentarsi della necessità.